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Strappo del crociato ant. : prognosi del ginocchio

Strappo del crociato anteriore: prognosi del ginocchio
Uno studio prospettico della durata di 15 anni, coordinato da Paul Neuman, dell'Ospedale universitario della Scania (Svezia), porta un po' di chiarezza su un tema fondamentale della medicina sportiva, ma di cui si hanno pochi dati, ovvero la prognosi a lungo termine della lassità del ginocchio dopo uno strappo completo del legamento crociato anteriore, trattato senza ricostruzione chirurgica. I ricercatori scandinavi hanno studiato 100 soggetti (età media: 26 anni) presentatisi in successione per lesione acuta del legamento. Inizialmente il trattamento, in tutti i pazienti, è consistito nella riabilitazione dell'articolazione senza ricorso alla chirurgia ricostruttiva. I partecipanti sono stati esaminati tramite i test di Lachman e il Pivot-shift (specifici per la valutazione del ginocchio) al basale, 6 settimane dopo la lesione, e poi ancora dopo 3 mesi, 1 anno, 3 anni e 15 anni. La lassità sagittale anteriore è stata inoltre misurata con un artrometro al follow-up di 15 anni. Nel corso del periodo perso in esame, 22 individui sono stati sottoposti a ricostruzione del crociato anteriore a causa di un'inaccettabile instabilità del ginocchio. Dopo 15 anni si è notata solo una lieve lassità residua in soggetti trattati senza ricostruzione primaria del crociato. Le articolazioni che avevano mostrato i più elevati livelli di lassità sagittale anteriore 3 mesi dopo lo strappo hanno avuto anche i peggiori outcome a lungo termine in rapporto alle lesioni meniscali e allo sviluppo di una gonartrosi.
Scand J Med Sci Sports, 2012; 22(2):156-63

 
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