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SCOLIOSI

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SCOLIOSI


Per Scoliosi  si intende una condizione patologica che implica una deviazione laterale e rotatoria della colonna vertebrale; tale  rotazione determina ,a volte, una torsione della gabbia toracica e dei visceri in essa contenuti (cuore polmoni diaframma) formando il cosiddetto "gibbo".
Le scoliosi possono essere classificate secondo la loro eziologia:

Scoliosi idiopatica (cause non note), che comprende  l' 80% circa di tale patologia;
Scoliosi congenite risalenti alla organogenesi del periodo embrionale
Scoliosi neuromuscolari ( poliomielite distrofia muscolare ecc.)
E’ circa sette volte piu’ frequente nelle femmine e l'età in cui si manifesta è dai 3 anni ai 10 (età in cui c'e una fase di crescita rapida).

Sintomi:
La Scoliosi è patologia subdola e progressiva generalmente asintomatica, spesso sono i genitori o il pediatra ad accorgersi di un qualcosa che e’ cambiato nell’atteggiamento posturale della bambina. Raramente vi e’ un fastidio alla colonna o una facile affaticabilita’ muscolare dopo sforzo fisico, la bambina e’ tranquilla riposa bene  e continua regolarmente le sue attivita’ quotidiane

Diagnosi:
Un controllo clinico del proprio ortopedico, e una radiografia della colonna in toto sotto carico ( in piedi), togle ogni dubbio in merito. La diagnosi differenziale va posta tra scoliosi strutturata con rotazione, e il cosiddetto “atteggiamento scoliotico" patologia di piu’ semplice risoluzione in quanto non supportato da dimorfismi ( difetti) di tipo osseo.

Terapia:
La migliore terapia è sicuramente una diagnosi precoce e visto il lento ma graduale processo di evoluzione è consigliabile effettuare intorno ai 5 / 6 anni una visita  mirata effettuata allo stesso pediatra o suggerita. Sara’ poi l’ortopedico a decidere se effettuare esami diagnostici strumentali. Tale patologia e’ da individuare piuttosto precocemente (massimo entro i 13 anni) perchè dopo tale termine diventa piu’ difficile ottenere buoni risultati in quanto le cartilagini chiamate di accrescimento tendono gradualmente a chiudersi rendendo meno “modellabile “ la struttura ossea da correggere.
Le cure, una volta fatta diagnosi, devono iniziare durante il periodo adolescenziale con terapie fisioterapiche (ginnastica posturale), correttive (busti) e, nei casi più complicati, chirurgiche (interventi di correzione e stabilizzazione del rachide) .


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