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DIAGNOSI

ATTIVITA' > ORTOPEDIA > PATOLOGIE ORTOPEDICHE > MAL DI SCHIENA

LA DIAGNOSI

Il primo obiettivo è fare una accurata diagnosi, che deve essere fatta sempre da un medico.
La visita con tutte le fasi classiche e gli accertamenti devono far escludere gravi patologie associate o esse stesse responsabili del mal di schiena (ernia discale in fase attiva, tumori, fratture vertebrali in osteoporosi, grave scoliosi, grave patologia reumatica o internistica), poiche in tali situazioni un programma terapeutico, riabilitativo e preventivo deve seguire un percorso diverso o per lo meno concordato e/o multidisciplinare.
Si procederà quindi con

Anamnesi.
Esame Obiettivo clinico generale, posturale e specifico della co-lonna vertebrale.
Indagini strumentali: radiologici ed ematochimici.

Anamnesi:
Modalità di insorgenza, circostanze di peggioramento e di miglioramento.
Tipo, severità, intensità, orario e durata del dolore.
Localizzazione precisa ed irradiazione del dolore; concomitanza con altri sintomi.
Presenza di malattie connettivali, metaboliche, cardio¬vascolari, neurologiche e gastro-intestinali; presenza di disturbi depressivi, ansia, stress psicologico; problemi familiari, economico-sociali, lavorativi.

Esame Obiettivo:
Ispezione, palpazione della reg. dolorante; atteggiamenti antalgici; mobilità articolare passiva ed attiva della colonna e degli arti; trofismo, tonicità e forza muscolare; R.O.T., sensibilità superficiale e profonda; equilibrio; valutazione posturale globale.

Indagini strumentali:
Radiografia standard, TAC, RMN, E.M.G., M.O.C., scintigrafia ossea, esami ematochimici con test reumatici  ed  altre indagini necessarie per escludere patologie correlate.

Non facciamoci ingannare e coinvolgere  dagli esami !!
Gli esami spesso dimostrano in realtà solo l'invecchiamento delle strutture (artrosi, discopatia) o patologie che possono non essere la causa di dolore (ernia del disco). Si, anche perché non tutte le ernie discali  sono causa di mal di schiena.  

Riassumendo:
Prima di qualsiasi indagine strumentale o esame del sangue, la visita medica rappresenta il miglior approccio al mal di schiena. Il Medico di Medicina Generale infatti è colui che "inquadra" inizialmente il problema e decide se o verso quale specialista inviare il malato.
Il principale specialista che si occupa di mal di schiena è l’ortopedico. Egli  è uno specialista che si dedica  alla diagnosi e alla cura anche attraverso terapie, in ultima analisi, chirurgiche, ma in prima battuta attuando e /o  prescrivendo, ad esempio, l’uso di speciali apparecchi come corsetti, terapie fisiche e riabilitative, atti a "mettere a riposo" o a  “rinforzare” , in modo da modificare i rapporti tra le articolazioni.
Lo specialista indaga inizialmente sullo "stile di vita" della persona sofferente: quale lavoro svolge, quali attività fisiche pratica e così via. Questo per comprendere bene quali possono essere stati i movimenti, le posture, i traumi che hanno provocato il dolore. In seguito lo specialista visita il paziente per individuare se le cause sono ossee o muscolari o entrambe, e per escludere malattie che possono provocare anche il mal di schiena come pleuriti, polmoniti e altre. Infine, se necessario, per indagare meglio o per avere conferme diagnostiche, prescrive degli esami strumentali.
Questi sono:
Radiografia standard del rachide lombo/sacrale (per valutare la più o meno corretta armonia della lordosi lombare, la presenza di cosiddette discopatie, cioè riduzione del normale spazio inter-discale, presenza di immagini di spondilo/artrosi o altre malformazioni ossee);
Radiografia del rachide in toto  in ortostasi (cioè in piedi) per visionare le curve della spina dorsale, i rapporti tra le vertebre, le deviazioni, i disequilibri del bacino, la presenza di eventuale artrosi in altre sedi;  
Tomografia Assiale Computerizzata (TAC) esame in cui si utilizzano i raggi X fatti passare perpendicolarmente alla schiena in modo da "fotografare" porzioni anche millimetriche di ogni vertebra;
Risonanza Magnetica Nucleare, più precisa, meno dannosa ma anche più costosa della TAC, effettuata attraverso campi sonori (ultrasuoni) e magnetici, analizzati da un computer, con cui si vedono vertebre, dischi, muscoli, vasi, legamenti eccetera, con estrema chiarezza;
Elettromiografia ed Elettroneurografia, indagine che serve per valutare attraverso "elettrodi ad ago" inseriti nella pelle di mani o piedi, la funzionalità e l’integrità dei nervi che escono dal midollo spinale vertebrale e stabilire soprattutto  il livello effettivo del danno funzionale.


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