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Ar precoce: strategia prednisone più metotrexate

Ar precoce: strategia con prednisone più metotrexate
L'inclusione di una terapia con prednisone a basse dosi all'interno di una strategia di trattamento basata sul metotrexate per uno stretto controllo dell'artrite reumatoide in fase precoce migliora gli outcome dei pazienti. La strategia migliorativa è stata sperimentata da un gruppo di ricercatori appartenenti a 7 ospedali olandesi, guidato da Marije F. Bakker, del Centro medico universitario di Utrecht. Lo studio, prospettico e in doppio cieco, ha coinvolto 236 pazienti con artrite reumatoide in fase precoce (durata < 1 anno), assegnati in modo randomizzato a una strategia di stretto controllo della malattia basata su metotrexate, con l'aggiunta di prednisone (10 mg/die) oppure placebo. Il trattamento con metotrexate è stato personalizzato nelle visite mensili sulla base di criteri predefiniti di risposta. Il danno radiografico erosivo delle articolazioni dopo 2 anni (outcome primario) è apparso limitato e inferiore nel gruppo in trattamento con metotrexate e prednisone (n=117) rispetto a quello in terapia con metotrexate e placebo (n=119). La strategia di associazione è apparsa più efficace anche nel ridurre l'attività di malattia e la disabilità fisica, conseguendo una remissione sostenuta ed evitando l'aggiunta di ciclosporina o di farmaci biologici. Gli eventi avversi sono risultati simili nei due gruppi, con qualche episodio in meno nel gruppo metotrexate/prednisone. L'unico limite del metodo basato sullo stretto controllo è rappresentato dalla necessità di una visita mensile che, con i pazienti ambulatoriali, non sempre è agevole.
Ann Intern Med, 2012; 156(5):329-39

 
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