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LA PATOLOGIA

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SCOMPENSO CARDIACO CRONICO


Lo scompenso cardiaco è una situazione di indebolimento del cuore per alterata struttura del musolo cardiaco (il cuore perde progressivamente la sua forza contrattile). Questo è possibile a seguito di alcune malattie (infarto cardiaco pregresso, complicanze infettive, effetti tossici, reazioni avverse farmacologiche, ecc.), o per alterazioni anatomiche della valvole (insufficianza o stenosi valvolare ).
Lo scompenso cardiaco non è raro, e, quando si instaura, solo raramente la causa è eliminabile. La cosa migliore è prevenirlo controllando ad esempio i valori della pressione arteriosa, combattendo i fattori di rischio della cardiopatia ischemica, della cardiopatia reumatica, correggendo i vizi valvolari, evitando il fumo, l'alcol, ecc.
Quando si è sviluppato il danno a carico del cuore, e questo danno è irreversibile, il cuore stesso si adatta a questa nuova situazione funzionale, ma la sua " riserva" si riduce fino a che i meccanismi di compenso, che il sistema cardiocircolatorio mette in atto, non sono sufficienti. Si instaura quindi lo scompenso cardiaco cronico i cui sintomi principali sono l'affaticamento e la dispnea che possono comparire dopo sforzo nelle prime fasi della malattia, ma nelle fasi avanzate tali sintomi possono presentarsi anche solo dopo breve passeggiata o addirittura anche a riposo.
Il cuore di solito, una volta insufficiente resta sempre insufficiente, per cui occorre convivere con questo stato di cose: è necessario, quindi, risparmiare il cuore sano rimasto, mantenere il più a lungo possibile le sue capacità funzionali residue, far sì che non sia sovraccaricato da eccessive richieste funzionali e/o trascurato. Solo così ci si può garantire un discreto funzionamento nel tempo. Le fasi di instabilità, cioè quei momenti in cui il cuore non ce la fa più a rispondere alle richieste metaboliche dei vari organi, è auspicabile che si verifichino il meno possibile. Infatti, ogni volta che un cuore insufficiente si destabilizza, subisce una serie di stress, che non è opportuno fargli sopportare poichè, in conseguenza di ciò, si attesterà su un livello funzionale più basso.
In definitiva bisogna ricordare sempre che lo scompenso cardiaco cronico è una malattia cronica seria, con cui non si può scherzare troppo, ma che tuttavia non deve spaventare, poichè può essere trattata e controllata.

Cosa deve fare il Paziente per aiutare il Medico a curarlo?

Controllo del peso quotidiano
Bisogna evitare di incrementare un peseo normale e ridurre ad ogni costo l'eventuale sovrappeso in modo da diminuire lo sforzo che il cuore effettua nell'azione di pompaggio; se il peso aumenta bruscamente significa che si stanno accumulando dei liquidi; sarà necessario quindi modificare la terapia ( es. incrementare il diuretico ).

Evitare il sale nella dieta
Il sale fa trattenere i liquidi (gonfiore, edema delle caviglie soprattutto). Un eccesso di sale inoltre rende meno efficace la terapia diuretica

Evitare l'alcool
Qualche volta il danno cardiaco è scatenato o aggravato dell'alcool e un eccesso può contribuire al manifestarsi tra l'altro di una ipertensione arteriosa.

Abolire il fumo
Il fumo è correlato a ad una maggiore incidenza della morte improvvisa nel paziente scompensato.

Evitare sforzi fisici eccessivi
Il sovraccarico cardiaco improvviso può essere causa di scompenso acuto. Il riposo esagerato però può impigrire i muscoli; è consigliato quindi del movimento moderato ma continuo (lunghe passeggiate).
Stesso discorso vale per l'attività sessuale dove anche quì la parola d'ordine è "moderazione".

Avvertire sempre immediatamente il proprio medico in caso di inspiegabile peggioramento.

Usare ogni modalità di prevenzione verso malattie acute
(vaccinazioni, terapie preventive, ecc.)

Attenersi scrupolosamente alle prescrizione mediche
e non agire mai di propria iniziativa (es. variando le terapie prescritte)

In ogni caso avvertire il medico se compaiono i seguenti sintomi:
tosse
dispnea
alterazione della frequenza cardiaca
vertigini
perdita di coscienza
crampi muscolari
dolori articolari acuti
aumento di peso improvviso

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