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OMOSESSUALITA' NELLA STORIA

ATTIVITA' > SESSUOLOGIA MEDICA > IL COMPORTAMENTO SESSUALE

OMOSESSUALITA’ NELLA STORIA

Gli atteggiamenti della società verso le relazioni omosessuali sono variati anche notevolmente nel corso del tempo e dal luogo, da una libertà per tutti i maschi di impegnarsi in relazioni omosessuali, all'integrazione attraverso l'accettazione, al vederne la pratica come un peccato minore, alla repressione attraverso l'applicazione della legge e dei meccanismi giudiziari, fino allo stato di proscrizione sotto pena di morte.
In una raccolta dettagliata di storici ed etnografici nei confronti delle culture pre-industriali abbiamo una "forte disapprovazione dell'omosessualità che è stato segnalato per il 41% di 42 culture, è stato invece accettato o ignorato rispettivamente dal 21% e dal 12%; inoltre è stato rilevato che un tale concetto nel 59% dei casi riguardanti 70 etnie differenti ha avuto come risultato che l'omosessualità era assente o rara nella frequenza e nel 41% restante era invece ben presente e attivamente praticata”.
Nelle culture influenzate dalle Religioni Abramitiche, la Legge e la Chiesa  stabilivano l'atto di sodomia come una trasgressione contro la legge divina o un crimine contro la natura. La condanna del sesso anale tra maschi, precedeva già la fede cristiana. Era frequente nell'antica Grecia e la sua connotazione di atto "innaturale" può essere fatta risalire a Platone, nelle Leggi.
Molti personaggi storici, tra cui Socrate, Lord Byron, Edoardo II d'Inghilterra e l'imperatore Adriano avevano relazioni omosessuali continuative ed oggi potrebbe esser loro tranquillamente attribuita la definizione di gay o comunque di bisessuali; alcuni studiosi, come Michel Foucault in Storia della sessualità (1986), hanno però considerato questa trasposizione come l'introduzione anacronistica di una costruzione contemporanea della sessualità del tutto estranea nei tempi antichi; tale conclusione viene comunque contestata da altri studiosi.
Un filo comune di ragionamento, fondato sul costruttivismo ,è che nessuno durante l'antichità classica o nel Medioevo ha vissuto l'omosessualità come una modalità esclusiva e permanente di esistenza, ma neppure come definizione della propria sessualità.
John Boswell ha contrastato questa argomentazione citando scritti antichi greci, tra cui quelli platonici, in cui si descrivono individui che presentano l'omosessualità esclusiva.

PEDERASTIA

Molte culture hanno normalizzato o addirittura promosso le relazioni amorose tra maschi adulti e giovani, di solito nell'età dell'adolescenza, e questo tipo di comportamento viene detto pederastia. Qui i partners potevano entrare in una forma di amicizia romantica di tipo pedagogico quando non in vere e proprie storie d'amore che avevano anche una dimensione che sfociava nell'erotismo. Anche se di solito espresse sessualmente, non erano infrequenti anche quelle che si mantenevano caste.
Se diventava sessuale, quella fase del rapporto durava fino a quando il ragazzo non era pronto per l'età adulta e il matrimonio. Altre culture hanno visto tali relazioni come contraria ai loro interessi - spesso per motivi religiosi - e hanno cercato di escluderne la possibilità o stigmatizzarla fortemente.

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