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Ipertensione in gravidanza e diabete mellito

Ipertensione in gravidanza predispone al diabete mellito

Le donne che in gravidanza soffrono di disordini ipertensivi hanno un rischio maggiore di sviluppare diabete, specie se sono anche obese o iperlipidemiche. Identificare precocemente le pazienti con queste comorbidità sarebbe utile per impostare un’adeguata prevenzione
Secondo uno studio condotto su oltre 5.000 gestanti le donne che presentano ipertensione gravidica o preeclampsia, definiti insieme disturbi ipertensivi in gravidanza (Hdp), hanno un rischio elevato di sviluppare in seguito diabete mellito. Questo rischio viene molto aggravato dalla compresenza di obesità e iperlipidemia. La precoce identificazione di questo tipo di gestanti è dunque rilevante ai fini preventivi. Uno studio di coorte retrospettivo, realizzato da un gruppo di studiosi di Taiwan coordinati da I-Kuan Wang dell'Università medica cinese di Taichung, ha indagato l’influenza di fattori predisponenti già presenti durante la gravidanza e l’effettiva incidenza di diabete nei 5 anni successivi, giungendo a queste conclusioni.
Il gruppo Hdp (n=1.139) è stato definito come costituito da donne di età compresa tra i 19 e i 40 anni con primo Hdp nel 2003; sono state escluse le gravide con anamnesi positiva per diabete mellito gestazionale, diabete mellito, o ipertensione prima della data di diagnosi dell'Hdp. Le donne che avevano una gravidanza normale senza Hdp sono state scelte in modo randomizzato per far parte del gruppo di controllo (n=4.527), spesso abbinate per età e anni-indice del gruppo Hdp. Entrambi i gruppi sono stati seguiti fino al dicembre del 2008 per verificare l'eventuale insorgenza di diabete.
Nel complesso, la successiva incidenza di diabete è risultata superiore di 5,08 volte nel gruppo Hdp rispetto all'altro, con un rapporto di rischio pari a 3,42 dopo correzione per età, comorbilità, occupazione e reddito. Tale incidenza, che aumentava con l'età in entrambi i gruppi, si è attestata a 87,3 per 10.000 anni-persona nelle madri più anziane del gruppo Hdp, una grandezza quasi 10 volte superiore a quella della contropartita senza Hdp. Nell'ambito delle comorbilità, il rischio di contrarre diabete ha mostrato una forte associazione con l'iperlipidemia e l'obesità, ma non con il parto pretermine. In particolare il rapporto di rischio di sviluppare diabete - nelle donne con presenza contemporanea di Hdp, iperlipidemia e obesità - saliva fino a 39,5. Infine, dopo suddivisione delle donne con Hdp in 2 sottogruppi sulla base della gravità dei disturbi, quelle con preeclampsia/eclampsia hanno mostrato un rischio maggiore di sviluppare diabete rispetto a quelle con solamente ipertensione gravidica.
Dalla letteratura è noto che l'insulinoresistenza in gravidanza precoce predispone all'Hdp, e che del resto l'Hdp è associato ad aumentata insulinoresistenza e sindrome metabolica nel terzo trimestre (a confronto di una gravidanza normale) e alla loro persistenza dopo il parto. Questi studi nel complesso evidenziano chiaramente un'importante correlazione tra insulinoresistenza e Hdp. In conclusione gli autori ritengono fondamentale sottoporre ad attenta sorveglianza - allo scopo di prevenire o trattare subito il diabete mellito - le donne che hanno sofferto di preeclampsia o eclampsia o ipertensione in gravidanza, specie se di età più avanzata e, in particolare, se con comorbilità rappresentate da obesità e iperlipidemia.

Am J Med, 2012; 125(3):251-7




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