PARAFFINO TERAPIA - drvenuto.it - Benvenuti sul Sito Ufficiale di Filippo Luciano Dr. Venuto

Vai ai contenuti

Menu principale:

PARAFFINO TERAPIA

ATTIVITA' > ORTOPEDIA > TERAPIE ORTOPEDICHE > TERAPIE FISICHE

PARAFFINO TERAPIA

Cenni storici

La paraffinoterapia è stata introdotta nel 1915 da De Sandfort e Joly. Si basa sull'impiego terapeutico della paraffina riscaldata. Con questa tecnica si attua una termoterapia per conduzione.
Caratteristiche della paraffina
La paraffina è una sostanza di colore bianco ed aspetto cereo,  formata da idrocarburi solidi,  ricavati dalla distillazione del petrolio. Solida nel suo aspetto naturale, fonde alla temperatura di circa 53 'C.

Effetti biologici
Gli effetti biologici della paraffinoterapia sono termici e meccanici.

Effetto termico

Applicata sulla cute, la paraffina riscaldata cede calore per conduzione e svolge un'efficace azione termica. Lo strato di paraffina a contatto con la cute si raffredda e solidifica; tale strato isola la superficie cutanea dagli strati ancora caldi e permette di tollerare la paraffina a temperatura elevata.

Effetto meccanico

La paraffina, raffreddandosi e solidificandosi, si restringe sul segmento corporeo ed esercita un'azione costrittiva sulle parti molli. Si realizza in tal modo un'efficace azione antiedemigena.

Sudorazione profusa
Una grande quantità di sudore si raccoglie fra lo strato di paraffina e la cute.

Effetti terapeutici
La paraffinoterapia svolge una spiccata azione antiedemigena; inoltre, attraverso il riscaldamento dei tessuti, determina l'attenuazione della sintomatologia dolorosa e il rilasciamento dei muscoli contratti.

Tecnica di applicazione
I metodi di applicazione della paraffina sono rappresentati da:  
bagno, dall' immersione ripetuta, dalle pennellature e dalla schiuma di paraffina.
Il
bagno consiste nell'immersione per 20 minuti di un segmento corporeo In un recipiente contenente paraffina fusa.
Nell'
immersione ripetuta, il segmento corporeo viene più volte immerso ed estratto dal recipiente, sino a formare un guanto di paraffina dello spessore di qualche centimetro.
Nelle
pennellature, la paraffina fusa viene applicata con un pennello sulla superficie corporea da trattare.
Spesso nei servizi di terapia fisica viene impiegata la
schiuma di paraffina che  viene ottenuta mescolando paraffina ed olio di vaselina nella proporzione di 9 a 1; tale miscela viene riscaldata e frullata fino ad ottenere una schiuma abbondante.
La schiuma, grazie alle bollicine di aria in essa presenti, conserva più a lungo il calore e, pertanto, determina un effetto termico più prolungato. La presenza di olio di vaselina facilita il distacco della paraffina dalla superficie cutanea e dai peli alla fine della seduta terapeutica.

Una volta ottenuta la schiuma di paraffina, si procede nel seguente modo:
1) Con un mestolo si raccoglie la schiuma e la si applica in più strati sul segmento corporeo da trattare, fino ad ottenere uno spessore di qualche centimetro.
2) La parte trattata viene avvolta in un panno di lana, per evitare un raffreddamento rapido.
3) Dopo 20 minuti si toglie lo strato di paraffina e la parte trattata viene coperta per 20 minuti con lenzuola o coperte di lana,per favorire la reazionesudorale.
4) Alla fine della seduta, la paraffina viene recuperata e, adeguatamente trattata, può esere riutilizzata.
5) Possono essere trattati da 1 a 4 segmenti articolari contemporaneamente.
6) Si praticano cicli di 10-15 sedute con frequenza giornaliera.

Indicazioni
La paraffino-terapia viene utilizzata per il trattamento di:
Edemi post-traumatici recenti che rappresentano  l'indicazione principale. Viene sfruttato l'effetto meccanico di costrizione e spremitura dei tessuti.
Postumi di traumi
Artrosi
L'indicazione elettiva della paraffinoterapia sono i processi di artrosi, sottostanti a vene varicose. In tali casi, l'impacco di paraffina, grazie al suo effetto costrittivo sui tessuti molli, evita l'aggravamento dell'ipotonia venosa che si instaurerebbe in seguito all'azione del calore.
Artrite reumatoide
La paraffinoterapia può essere impiegata nell'artrite reurnatoide in fase subacuta o cronica.



















Torna ai contenuti | Torna al menu