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Diabete 2 e qualità esercizi ginnici

Diabete 2, meglio esercizi più lunghi e meno intensi

Nei pazienti con diabete di tipo 2 la sensibilità all'insulina migliora maggiormente con un esercizio moderato in ipossia piuttosto che con un'attività più intensa: la durata dell'esercizio, cioè, è più rilevante della quantità totale del lavoro svolto. Lo sostiene il team di Richard Mackenzie, dell'università di Westminster (Londra, UK), che ha invitato 8 uomini con diabete di tipo 2 a svolgere 60 minuti di esercizio ipossico (soglia di lattato al 90%) e poi, sulla base del calcolo del lavoro totale compiuto, a effettuare il medesimo carico nel corso di due ulteriori esercizi, della durata rispettivamente di 20 e 40 minuti. A distanza di 24 e 48 ore da ogni test, i partecipanti dovevano recarsi al laboratorio per l'analisi della glicemia. I ricercatori hanno verificato che i soggetti, dopo gli esercizi da 20 minuti, non evidenziavano differenze nella concentrazione ematica di glucosio rispetto alla condizione precedente l'esercizio stesso. Al contrario, nel caso degli esercizi da 40 e 60 minuti, si sono rilevate significative diminuzioni della glicemia. Sono emersi ulteriori dati: i più alti valori di produzione endogena di glucosio si sono riscontrati dopo i test da 20 minuti, mentre la misurazione dei più bassi valori di glicemia a digiuno si è avuta 24 e 48 ore dopo gli esercizi da 40 e 60 minuti. Infine, il grado di insulinoresistenza (Homa-Ir) inferiore è stato rilevato 24 e 48 ore dopo il test da 60 minuti.
J Clin Endocrinol Metab, 2011 Oct 12. [Epub ahead of print]



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